“Troppa burocrazia e sostegni economici inadeguati quando non irridenti: sono i due limiti maggiori del decreto “cura Italia”. Alle piccole imprese e a quelle a conduzione famigliare servono soldi freschi, perché il rischio di trovarsi improvvisamente illiquidi è la minaccia maggiore che incombe sulla riapertura domani di un negozio o una bottega artigianale. Il governo deve abbattere tutte le procedure burocratiche e autorizzare il sistema bancario a immettere liquidità trasferendo immediatamente soldi sui conti di artigiani, commercianti e autonomi”. Così in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.”Bene facciamo come opposizione di centrodestra a incalzare l’esecutivo su questi punti. La questione non è solo assicurare un sostegno, ma assicurarlo adeguato per attraversare una fase non sappiamo quanto lunga e riaprire domani un’attività. In Parlamento Forza Italia si impegnerà a migliorare un provvedimento non solo tardivo ma soprattutto lacunoso. La Germania ha stanziato 40 miliardi, di cui 10 miliardi sono aiuti diretti e 30 miliardi sovvenzioni dal bilancio pubblico. Ecco, sono scelte come queste che servono all’Italia”.
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