“Come sempre il vicepremier Di Maio nella sua pagina Facebook si dimostra il re del ‘due pesi, due misure’. L’UE non dovrebbe toccare il web in questi anni pesantemente manipolato e addomesticato dal M5S, mentre il Governo invece è ampiamente legittimato a mettere un bavaglio alla carta stampa tagliando le sponsorizzazioni pubbliche ai giornali che lo criticano. Bell’esempio di coerenza e senso della democrazia”. Ad affermarlo il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo.
Conclude Zangrillo: “Di Maio, con una violenza inaudita per un rappresentante delle istituzioni, utilizza i social per attaccare il Parlamento Europeo dopo l’approvazione della legge sul copyright che determina un onere di controllo dei contenuti pubblicati per i colossi di internet. Ha fatto bene il presidente Tajani a pretendere da Conte le scuse al Parlamento Europeo che ha dimostrato per una volta di non piegarsi alle lobby del web. Perché Di Maio si scalda così tanto? Chi non pubblica fake news non ha nulla di che temere da quella legge, anzi sarà più visibile e valutabile dal corpo elettorale. Differente è invece l’azzeramento dell’acquisto di spazi pubblicitari da parte del pubblico che si tradurrà in nuovi posti di lavoro persi e tutto per la serie ‘non disturbiamo il manovratore pentastellato”. Di Maio la pacchia è finita”.
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