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Canoni pertinenziali, accolto l’ordine del giorno di Forza Italia. Ripani e Mugnai: “sospendere la riscossione coattiva, 300 imprese a rischio”.

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Continua l’impegno dei deputati azzurri Elisabetta Ripani e Stefano Mugnai per risolvere la grave situazione in cui si trovano centinaia di concessionari balneari pertinenziali italiani.

“Abbiamo presentato un ordine del giorno al decreto legge in esame alla Camera, che contiene misure di semplificazione in materia di impresa e lavoro, che è stato accolto come raccomandazione. Siamo tornati a spronare il Governo sulla questione delle concessioni di beni pertinenziali del Demanio marittimo – dichiarano Ripani e Mugnai –  al fine di tutelare quelle aziende, circa 300 in Italia, che svolgono la propria attività all’interno di manufatti di proprietà demaniale”.

“La maggiorazione evidentemente eccessiva ai canoni demaniali marittimi per i beni pertinenziali con finalità turistico-ricreativa disposta nella legge finanziaria per l’anno 2007 e, in particolare, l’introduzione dei valori Omi (Osservatorio del mercato immobiliare) per il calcolo dei canoni pertinenziali – spiegano i deputati azzurri – oltre a causare forti squilibri tra le imprese, hanno portato come conseguenza incrementi su questi canoni di oltre il 1.000 per cento, raggiungendo cifre enormi (da 100 a 300 mila euro annui) rendendoli, di fatto, impossibili da pagare. Chi ha saldato ha purtroppo sacrificato gli investimenti per rinnovare e migliorare l’attività dal punto di vista della qualità dei servizi, e chi non è più riuscito a pagare il canone si è visto arrivare la decadenza della concessione”.

“Nel corso degli anni si è proceduto ad alcuni interventi (con la legge di stabilità 2014 e con la legge di stabilità 2016) che hanno dato la possibilità di sanare la morosità maturata dai concessionari che già avevano impugnato le esose pretese di fronte all’autorità giudiziaria pagando una percentuale del canone in contestazione. Solo così si è potuto, in molti casi, arrestare l’inevitabile tracollo di molte aziende che non avrebbero potuto diversamente sostenere la pretesa creditoria delle precedenti legislature. Il problema, tuttavia, si è riproposto dal momento che, negli anni a seguire, nonostante le richieste degli operatori del settore, non si è provveduto al riordino della disciplina in materia di beni pertinenziali del Demanio marittimo”.

“Per questo – concludono Ripani e Mugnai – chiediamo al Governo di adottare ogni iniziativa di competenza volta a disporre, fino alla generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime, la sospensione dei procedimenti di riscossione coattiva dei canoni demaniali e dei procedimenti amministrativi per il rilascio, la sospensione, la revoca e la decadenza di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative. Forza Italia continua la sua battaglia al fianco dei pertinenziali. Il Governo scriva la parola fine ad una situazione drammatica divenuta insostenibile per centinaia di imprese italiane”.

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