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Anziani non autosufficienti, Mugnai: “Guai a imbrigliare le famiglie sull’accudimento dei loro cari”

 «No alla rsa gestita dalle cooperative come unica risposta disponibile per le famiglie con anziani non autosufficienti: il vero servizio sia nella libertà di scelta senza escludere l’organizzazione familiare in co-housing»: l’appello parte dal Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) che così amplifica l’iniziativa dell’assessore al sociale del Comune di Arezzo Lucia Tanti che all’assessore regionale Stefania Saccardi ha scritto una lettera proprio in questo senso.

«Persona al centro delle politiche sociosanitarie» per Mugnai è un motto storico, ed è quello su cui ha improntato ognuna delle sue battaglie per un sistema sociale e sanitario modellato sui bisogni dei cittadini e non sulle esigenze di apparato. «La questione degli anziani non autosufficienti – argomenta Mugnai – è tra quelle più sentite dalle famiglie in una Toscana che ha indici di invecchiamento della popolazione tra i più alti. Da parte della Regione è inaccettabile avanzare ingerenze sulla gestione dei familiari anziani da parte dei congiunti, obbligando a canalizzare la scelta assistenziale tra badante e residenza sanitaria assistita e gestita da cooperative».

«Io, da figlio, un domani spero mai voglio sentirmi libero di accudire i miei genitori, ad esempio, come meglio ritengo per il loro benessere, senza che mi venga preclusa alcuna opzione. Così ritengo sia per tutte le famiglie che hanno bisogno di sostegno, assistenza, controllo rigido più che mai delle strutture anche attraverso sistemi di videosorveglianza contro i sempre più frequenti episodi di maltrattamento, come avevamo chiesto con una proposta di legge che ci è stata respinta; ecco: hanno bisogno di tutto questo, ma anche della libertà di potersi autoorganizzare in gruppi di gestione familiare collettiva dei loro anziani, secondo modelli di co-housing».

«L’idea, l’ideologia anzi, secondo cui la politica sarebbe in diritto di gestire anche questioni a forte implicazione personale e affettiva è sbagliata – conclude Mugnai – frutto del più rigido veterocomunismo con cui si tenta di imbrigliare ogni slancio di autonomia dei cittadini per aumentare il controllo imposto. Noi queste catene le vogliamo spezzare».

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