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A Cecina langue l’ospedale, Mugnai alla giunta: «Prima chirurgia, rianimazione, riabilitazione: quali prospettive?»

CECINA – Chirurgia: ad un anno e mezzo dal pensionamento dell’ormai ex primario, non c’è ancora il bando per la copertura del posto. Riabilitazione: è un’eccellenza, ma al momento non se ne prospetta alcun potenziamento né valorizzazione. Anestesia e Rianimazione: si va avanti senza un Primario e con un incarico di facente funzioni da quattro anni. E’ con queste tre pennellate di grigio che il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) ed il responsabile regionale enti locali di FI Paolo Barabino fanno il ritratto dell’ospedale di Cecina, arrivando a concludere che una simile situazione «induce a pensare a compromessi al ribasso e ad una scarsa volontà di mantenere l’Ospedale di Cecina ai livelli di efficienza del passato». Come la mettiamo? Mugnai lo domanda alla giunta regionale, formalizzando le sue perplessità entro un’interrogazione alla stessa giunta regionale toscana in cui chiede certezze di prospettiva sul futuro di questi tre nodi cruciali, certo, ma anche in generale per capire quali intenzioni ci siano rispetto agli standard di attività di un ospedale a cui la cittadinanza tiene e di cui l’area ha flagrante bisogno.

«Le carenze e i ritardi su cui accendiamo i riflettori – spiega Mugnai a cui la questione è stata segnalata da Paolo Barabino – stanno destando grande preoccupazione tra la popolazione dei Comuni che hanno come riferimento l’ospedale di Cecina (oltre 70.000 residenti, triplicati nella stagione estiva). L’auspicio – si legge anche nell’interrogazione – è che tali ritardi ed omissioni non concretizzino la volontà della Asl di concentrare altrove gli interventi di chirurgia sì da limitare e compromettere l’attività attualmente svolta nell’ospedale di Cecina e quella che potrebbe essere svolta, in termini di grande potenziamento dei servizi, con la presenza di un primario stabilizzato dell’U.O. Chirurgia. La stessa popolazione mai accetterebbe un ospedale depotenziato a causa dell’assenza di un primario della U.O. Chirurgia. Per questo riteniamo opportuno verificare formalmente quali siano i reali intendimenti della Giunta e dell’Azienda sanitaria interessata».

I quesiti, a cui dalla giunta dovrà giungere risposta scritta nel termine di 60 giorni, sono molto concreti: «Quali sono gli intendimenti riguardo alla U.O. Chirurgia dell’Ospedale di Cecina e se e con quale tempistica si intenda pubblicare il bando di concorso per il Primario ospedaliero della stessa U.O. Chirurgia»?, chiede il leader di Forza Italia che ancora chiede di sapere «se riguardo allo stesso ospedale di Cecina vi sia intenzione di mantenere la U.O. di Anestesia e Rianimazione, con la nomina di un suo Primario, e di rafforzare la U.O. Riabilitazione».

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